Inquinamento luminoso

Il 28 febbraio 2005 la Regione Umbria approva all’unanimità la prima legge in materia di inquinamento
luminoso e risparmio energetico. Tale risultato è stato momento conclusivo di un lungo percorso che ha
visto impegnate le associazioni astrofile del territorio, Cielobuio e AIDI.
Con inquinamento luminoso ci si riferisce ad ogni forma di irradiazione di luce artificiale che si disperde al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata o, in ogni caso, che sia diretta al di sopra della linea dell’orizzonte.
Come si può ben intuire, infatti, le luci che si disperdono inutilmente non solo costituiscono uno spreco
energetico, ma compromettono la visione, lo studio e la fotografia del cielo stellato. Impediscono a tutti noi di godere di quello che, nel 1992, l’UNESCO ha riconosciuto “patrimonio dell’umanità”.
Negli ultimi anni si sono diffuse le luci a led bianco-blu, che, se da un lato hanno portato ad un
abbassamento dei consumi di energia elettrica, dall’altro hanno reso parzialmente inefficace la legge
regionale, poiché sono fino a 3-4 volte più inquinanti di quelle a sorgenti calde
Serve un aggiornamento legislativo che possa disciplinare le nuove illuminazioni
La normativa:
L.R. 20/05 “Norme in materia di prevenzione dall’inquinamento luminoso e risparmio energetico” Consultate il regolamento attuativo per saperne di più

Nel sito di Cielobuio trovate del materiale informativo e la modulistica per segnalare eventuali irregolarità
degli impianti di illuminazione

Il 16 febbraio 2024 è la “Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili”
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